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"Cosa è per te un albero?"

Aggiornamento: 3 set

Un esempio di come la natura è un’immediata fonte di benessere ed un potente agente terapeutico


Molti studi scientifici hanno recentemente constatato che il contatto con la natura, anche solo attraverso il senso della vista, produce enormi benefici su di noi.


Roger Ulrich, psicologo dell’ambiente e docente di architettura dell’Università del Texas, ha scoperto  nel 1984 che i pazienti che si stavano riprendendo dalla chirurgia cardiaca sono stati in grado di ridurre i livelli di ansia e il bisogno di farmaci semplicemente guardando immagini di scenari naturali.


Egli osservò che i pazienti che avevano passato la degenza in camere dove potevano osservare un prato o un albero guarivano più velocemente e con meno farmaci rispetto a quelli alloggiati in stanze dalle cui finestre vedevano soltanto muri e condomini. Raccolse una tale quantità di dati da poter affermare, con sicurezza, che i pazienti che avevano accesso alla Natura tornavano in salute più velocemente rispetto agli altri.


Arrivò a formulare un vera e propria teoria, La Teoria del Recupero dallo Stress (Stress Recovery Theory, SRT) che, in sintesi, enuncia che


"La Natura promuove il benessere psicofisico, attivando risposte a livello emozionale, cognitivo e fisiologico, fino alla riduzione del battito cardiaco, della pressione sanguigna, della tensione muscolare e della conduttività della pelle, consentendo il recupero da situazioni di stress psicofisiologico"


Ricercatori dell‘Università Johns Hopkins di Baltimora hanno dimostrato che la visione di immagini naturali riduce sensibilmente la percezione del dolore. L’esperimento è stato condotto su pazienti sottoposti a prelievo del midollo osseo e biopsia.


Per la dottoressa Vibe-Petersen, responsabile di medicina interna del Center for Cancer and Health di Copenhagen,

“esistono prove scientifiche dell’influenza positiva della Natura non solo sul benessere psichico dei malati, ma anche sulla riuscita del processo terapeutico.

Sull’onda di queste importanti scoperte e consapevolezze, dal nord europa arrivano gli Out door care retreat, e gli Healing Gardens,  strutture ricettive ospedaliere e terapeutiche che uniscono la necessità imprescindibile di aver accesso a cure altamente specializzate con la altrettanto indispensabile necessità di trarre giovamento dal contatto con la natura, con la sua bellezza, la pace, il silenzio e l’armonia.



L’ecologo forestale olandese Cecil Konijnendijk, insegnante di silvicoltura dell’Università della British Columbia di Vancouver, ha proposto attraverso una serie di pubblicazioni e conferenze una regola di pianificazione urbanistica (detta regola 3-30-300), così sintetizzata:

ciascun cittadino deve avere la possibilità di vedere almeno 3 alberi dalla propria abitazione; il 30% della superficie di ogni quartiere  deve essere occupata da chioma arborea; 300 metri dovrebbe essere la distanza massima dal più vicino parco o spazio verde.

In Italia, un esempio virtuoso è Forestami, un grande progetto di forestazione urbana nell’area metropolitana di Milano, che si pone l’ambizioso obiettivo piantare 3 milioni di alberi entro il 2030.


Il suo Project Manager, Enrico Calvo, già Dirigente ERSAF, annovera tra gli obiettivi principali di questo progetto quello di “riportare la bellezza in città che, tra gli altri benefici, secondo gli studi, ha quello di aumentare l’opportunità di relazioni e interazioni tra le persone!


Alessandro Vittorio Benetti, intervistandolo all’evento “Connessioni Naturali” - all’interno della Giornata Nazionale di Naturetherapy, svoltosi il 6 aprile 2025 presso il parco Oxy.gen di Milano, gli ha rivolto la seguente domanda:


“Se dovessi esprimere cosa è per te un albero con una parola che ti viene dal cuore, che parola sarebbe?”

Enrico ha risposto

“Amico!”

(E io, che c’ero, l’ho proprio sentita venire dal suo cuore).

“Dobbiamo renderci conto che gli alberi sono nostri alleati, che proteggono la nostra vita! Sopratutto in questo momento storico, a fronte dei cambiamenti climatici in corso. 
Quando cammino da un posto all’altro, mi piace guardarli, riconoscerli, e scambiare un saluto! “Grazie che ci sei! E per quello che mi doni, anche se io non lo so”.

Nella medesima intervista, commentando la regola 3-30-300, dice

“Poter vedere 3 alberi significa RESPIRARE, APRILE IL CUORE, RILASSARE LA MENTE”.


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Gratitudine, respiro e apertura, sono esattamente le cose che ho provato alzando lo sguardo poco fa dal monitor, per incontrare quella bella chioma, lussureggiante e verde, a forma di cuore, che vedete nella foto.

E’ il più alto e anziano di un gruppetto di alberi posti di fronte a casa mia.

Lo stress da lavoro al pc che stavo accumulando si è per un attimo dissipato, e mi è salita dal cuore l’esclamazione: “per fortuna che ci sei!”




FONTI e Link

Teoria del Recupero dello stress, AA. VV, 21 agosto 2025, https://alamarlife.com/teoria-del-recupero-dallo-stress/

Nella formula del 3-30-300 il segreto del benessere green, Ferdinando Cotugno, 27 marzo 2024, https://www.ilsole24ore.com/art/nella-formula-3-30-300-segreto-benessere-green-AFYnIADD

Intervista di Alessandro Vittorio Benetti, ideatore della metodologia Naturetherapy, ad Enrico Calvo, all'evento "Connessioni Naturali" in occasione della giornata nazionale Naturetherapy 2025: https://www.youtube.com/watch?v=zbtL8tQvAHg. (1.36.22.)



 
 
 

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